Il teatro? …è un’isola galleggiante, un’isola di libertà.
Derisoria, perché è un granello di sabbia nel vortice della storia e non cambia il mondo. Sacra, perché cambia noi.(Eugenio Barba)

Cos’è la Teatroterapia?
La Teatroterapia è un viaggio verso una terra poco conosciuta: noi stessi.
Nel teatro proprio come nella vita si presentano situazioni che mettono alla prova la nostra capacità di reagire, di dire la nostra battuta e di dirla al momento giusto.
Se soffri di stress, ansia, panico, trovi difficoltà a relazionarti con gli altri o ad avere più fiducia in te stesso, la Teatroterapia può aiutarti a superare questi problemi o anche semplicemente accompagnarti in un percorso di crescita personale.
La metafora teatrale è fin dai tempi più antichi il metodo principale che gli esseri umani hanno trovato per lavorare su di sé e le proprie relazioni, attraverso la catarsi: quella straordinaria capacità soltanto umana di capire le cose solo quando ce le ritroviamo davanti.
L’ampliamento della libertà espressiva, cognitiva e comportamentale che si sperimenta nella vita di tutti i giorni è probabilmente il maggiore beneficio della Teatroterapia.
Il percorso di Teatroterapia permette di migliorare le le nostre modalità di relazione, attraverso la presa di coscienza della nostra globalità emotiva, intellettiva, fisica e spirituale.
La Teatroterapia non è centrata sullo spettacolo ma sul percorso per arrivare allo spettacolo, il personaggio non è solo un mezzo espressivo ma anche un fine espressivo.
La Teatroterapia è l’ incontro tra l’arte dell’attore e i principi di base della psicologia moderna.
È una terapia dolce, di gruppo, a mediazione teatrale.
Si lavora su di sé in modo indiretto, al gruppo/teatro ci si approccia attraverso il piacere, la leggerezza ed un po’ di trasgressione.
Come funziona la Teatroterapia?
La Teatroterapia si fonda su tre processi principali.
1. FASE PRE-ESPRESSIVA
Nella fase pre-espressiva si prepara il terreno umano su cui lavorare, CORPO-VOCE-SPAZIO.
In questa fase l’obiettivo è portare la persona in una dimensione extraquotidiana.
Nella fase pre-espressiva si attua il Processo Primario che è dominato dall’inconscio, dagli impulsi istintuali fisici, dalle risposte immediate del corpo.
2. FASE ESPRESSIVA
La fase espressiva è dedicata all’improvvisazione come strumento creativo per trovare il personaggio.
Questa è la fase in cui avviene la catarsi e viene inserito “l’elemento fantastico“.
Deve avvenire quello che viene chiamato processo di “INGRANAMENTO” tra l’attore e il suo personaggio.
L’ingranamento sta a significare che l’attore crea il personaggio, ma in qualche modo viene anche creato, varca la soglia del conosciuto per scoprire nuove parti di sé attraverso il personaggio.
Durante questo processo di mutua costruzione, l’attore terrà spontaneamente solo ciò che per lui ha valore e transiterà verso “un’altra” personalità rispetto a quella conosciuta.
3. FASE POST-ESPRESSIVA
Fase finale in cui avviene la “transizione teatrale“.
La transizione teatrale non è un vero e proprio spettacolo, ma lo svelamento a un pubblico o al terapeuta del risultato del processo creativo messo in atto dal gruppo o dalla persona.
L’attore ora e pronto a svelare a un occhio esterno la propria trasformazione, la rende reale donandola a terzi e attraverso la formalizzazione dell’azione scenica le dà valore stabile.
Avviene anche un processo analitico in cui la persona, il gruppo/teatro ed il pubblico danno voce alle emozioni vissute.
A cosa serve la Teatroterapia?
Se soffri di stress, ansia, panico, trovi difficoltà a relazionarti con gli altri o ad avere più fiducia in te stesso, la Teatroterapia può aiutarti a superare questi problemi, o anche semplicemente accompagnarti in un percorso di crescita personale.
La Teatroterapia ti permette di individuare le tue inclinazioni più pure, attraverso il fondamentale apporto del processo scenico, che oltre a darci dei copioni del nostro essere ci permette allo stesso tempo di diventare i migliori interpreti possibili della nostra parte nell’Universo.
Come diceva Shakespeare: “Ognuno di noi è un attore sul grande palcoscenico della vita.” e come ogni attore che si rispetti abbiamo bisogno di conoscere i nostri personaggi interiori.
Più li conosciamo, più saremo in grado di interpretarli in tutte le loro sfumature sfaccettature e peculiarità. Il teatro è lo strumento più antico di rappresentazione, già i greci consideravano l’arte teatrale una catarsi.
Attraverso il teatro l’umanità si espone, si spoglia, si mostra nella sua integrità, in questo senso la capacità del gruppo di generare spazi adeguati per ognuno degli attori aiuta a riportare sul palcoscenico principale, quello della nostra vita, lo stesso meccanismo.
La Teatroterapia, infatti, ci consente di cambiare le battute che non ci piacciono, di cancellare le scenografie che non ci appartengono, di sviluppare nuovi mondi possibili e di aprire nuove prospettive a una storia che è ancora da scrivere: la tua.
La Teatroterapia può aiutarmi a vivere meglio?
Sicuramente.
La Teatroterapia è una terapia dolce, a mediazione teatrale che unisce i principi della psicologia moderna all’arte della recitazione.
Ci si approccia al Laboratorio di Teatroterapia attraverso il gioco, la curiosità e la creatività, coinvolgendo il corpo, la mente, l’ambiente emotivo e lo spirito nel confronto e nella relazione con gli altri.
L’esplorazione alla quale si dà vita aumenta la possibilità di riconoscere le proprie
modalità espressive, i propri vissuti, i propri personaggi, permettendoci di studiarli e integrarli in noi, al fine di aumentare il numero e la qualità delle risorse che possiamo interpretare nel grande gioco della vita.